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Una vita relativamente breve quella di suor Edda Roda, Cappuccina di Madre Rubatto, racchiusa tra il 30 ottobre 1940 e il 16 giugno 1996, quando tornò - come amava dire - nell'abbraccio dei Tre, tuffata per sempre nell'Amore senza tempo. Una vita intensa e insieme sofferta, dedita con rara passione all'annuncio del Vangelo, soprattutto nelle missioni al popolo, per il quale, sull'esempio della Fondatrice Madre Francesca Rubatto, aveva una speciale e premurosa attenzione. Nelle testimonianze di chi la incontrò c'è traccia del segno indelebile lasciato dalla frequentazione di anni come da incontri fugaci. Segno di contraddizione, anche. Non tutti, soprattutto non tutte le sorelle, la compresero e l'apprezzarono con gioiosa fraternità, causandole celata quanto profonda sofferenza. Ricca di interiorità e di doni mistici, generosa e di poche parole, per l'annuncio e nell'annuncio della Parola traeva dal suo intimo energie e risorse inaspettate, sapendo farsi prossimo ed ascoltare lungamente, perché nei cuori si facesse spazio a domande ed attese, luogo necessario alla manifestazione dello Spirito.